In attesa di conoscere le decisioni della Uefa, proseguono in contatti tra il Milan e Highbridge. Il fondo è sempre più intenzionato a chiudere l’accordo con il club rossonero.
Il Milan sta vivendo settimane importanti non solo sul piano prettamente sportivo ma anche su quello politico e finanziario. Se la squadra è in evidente crisi di risultati e gioco, tanto che si è arrivati all’esonero di Montella, i vertici di via Aldo Rossi continuano nella ricerca di un nuovo finanziatore per far fronte al debito contratto con il Fondo Elliott, pari a 303 milioni, da rimborsare entro ottobre 2018 a un tasso d’interesse molto alto. In parallelo, il Milan attende a breve la decisione del board della Uefa in merito alla richiesta del club rossonero di aderire al “voluntary agreement”.
Trattativa con Highbridge
A metà novembre circa, è trapelata la notizia dell’accordo tra il Milan e la Bgb Weston, advisor londinese che ha sottoscritto un accordo esclusivo di 8 settimane durante le quali trovare un soggetto disposto a rifinanziare il debito del club di via Aldo Rossi, in tempi e interessi più diluiti. Il soggetto in questione è Highbridge, hedge fund con sede a Londra e a Hong Kong e che ha una partnership strategica con JP Morgan.
Accordo vicino
Secondo il Corriere della Sera, nelle ultime ore sono proseguiti i contatti tra l’ad Fassone, l’advisor Bgb Weston e il fondo Highbridge, il quale è ancora intenzionato a chiudere l’accordo. Per una hedge fund come Highbridge gli investimenti nel mondo del pallone stanno assumendo una ampia rilevanza strategica. Rifinanziare – come nel caso del Milan – un debito a un interesse tra il 3 e l’8% è sicuramente più redditizio di tante altre attività.